Ultima modifica: 7 Giugno 2013
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Comunicazioni Istituto

CAPO IX 

COMUNICAZIONI

 

 

 


Art. 48 Orario delle attività didattiche e calendario scolastico

  1. Il Consiglio di Istituto delibererà ogni anno il calendario scolastico, tenuto conto delle esigenze del territorio e sentito il parere dell’amministrazione comunale.
  2. Il Consiglio di Istituto delibererà ogni anno l’orario delle attività didattiche, tenendo conto delle proposte dei docenti e delle famiglie e della necessario adeguamento dei servizi scolastici erogati dal  comune.

Le famiglie a giugno verranno informate  dell’orario delle attività didattiche in vigore nel successivo anno scolastico, nonché del calendario scolastico.

Art. 49 Norme sul servizio mensa

  1. Anche l’attività Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa .
  2. A tavola è richiesto un comportamento educato.
  3. Ogni alunno  eviterà  di alzare la voce
  4. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione.
  5. Gli iscritti alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta e dandone comunicazione al comune .

Regolamento del servizio mensa

  1. Al termine delle lezioni antimeridiane, dopo il suono della campana, gli alunni, dopo essersi lavati le mani si recheranno ordinatamente verso la sala mensa, accompagnati dall’insegnante di turno.
  2. Durante il pranzo si dovrà controllare il tono della voce e ci si dovrà comportare correttamente.
  3. Non si potrà uscire dalla sala prima che i docenti lo permettano. Al termine, gli alunni, sorvegliati dai docenti, potranno uscire, in caso di bel tempo, negli spazi aperti della scuola.
  4. In caso di brutto tempo potranno essere utilizzati gli spazi interni della scuola appositamente individuati e   attrezzati.
  5. Nel periodo  interscuola  è proibito rincorrersi, gridare schiamazzare. Gli insegnanti responsabili della sorveglianza durante la mensa, si accorderanno sulle modalità dell’interscuola, in rapporto al numero e alle esigenze degli alunni.

Intervallo

  1. L’intervallo delle lezioni dura indicativamente 10 minuti,  qualora l’orario delle lezioni non superi le 5 ore. Possono essere adottate regole più specifiche, in casi particolari, nel rispetto di quanto stabilito nel patto di plesso .
  2. Al termine dell’intervallo non può essere ammessa uscita dall’aula almeno per un’ora, salvo i casi particolari
  3. Questo lasso di tempo deve essere utilizzato per consumare la merenda e per recarsi ai servizi.
  4. Il personale docente in servizio l’ora prima della pausa delle lezioni e il personale ATA, dislocato nei vari corridoi, devono vigilare affinché non venga arrecato alcun pregiudizio a persone o a cose.
  5. Durante l’intervallo verrà opportunamente aerato l’ambiente.
  6. È fatto divieto lasciare il proprio corridoio o piano. In caso di bel tempo gli alunni, accompagnati dai propri insegnanti, possono uscire negli spazi antistanti la scuola.

Art. 50 Distribuzione di materiale informativo e pubblicitario

  • Fogli informativi o pubblicitari rivolti agli insegnanti possono essere distribuiti ai docenti, salvo che non si ravvisino in essi violazioni di Leggi vigenti.
  • È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel la­voro scolastico (giornali, ecc. …) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (gior­nalino, mostre, ricerche).
  • La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e spe­culativo e la propaganda di partito.

Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

Per gli alunni si prevede di:

  • distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’ organizzazione della scuola;
  • autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali, Asl, Parrocchia;
  • autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, ge­stite da Enti, Società, Associazioni sportive e culturali locali, purché patrocinate o realizzate in collaborazione con il Comune di Botticino

Il Consiglio di Istituto potrà comunque valutare eventuali proposte specifiche qualificate.

Art. 51 Criteri per raccolta offerte e contributi degli alunni

DONAZIONI E RACCOLTE IN DENARO

Sono vietate le raccolte in denaro o in natura o sottoscrizioni tra docenti ed alunni, se non per Enti espressamente autorizzati dal Consiglio di Istituto su parere favorevole del Collegio dei Docenti. Eventuali donazioni o contributi da parte di Enti Privati saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio di Istituto

Sono vietate raccolte di denaro o in natura o in sottoscrizione tra gli alunni, non autorizzate dal Dirigente scolastico.

Preso atto che  al Consiglio di Istituto  viene attribuita la competenza di autorizzare la raccolta di fondi nella scuola, considerato che tali iniziative devono essere conformi alle valenze educative che presiedono al buon funzionamento dell’attività didattica, si prevedono le seguenti tipologie di raccolta fondi:

  1. per la sicurezza degli alunni al fine di garantire una copertura assicurativa integrativa  oltre l’Assicurazione re­gionale;
  2. per attività culturali o sportive specifiche, visite guidate,viaggi d’istruzione, scambi educativi
  3. per solidarietà con associazioni umanitarie;
  4. per solidarietà con popolazioni, colpite da calamità naturali o di altro genere.

Per l’attivazione delle prime due finalità i contributi saranno generalmente prefissati in base alle de­cisioni assunte per la determinazione delle rispettive iniziative.

Per limitare le raccolte annuali e fa­vorire comunque la partecipazione alle varie iniziative, si  prevede una rotazione pluriennale, debi­tamente valutata e deliberata dal Consiglio.
In tali casi la raccolta deve:

  • avere carattere facoltativo;
  • risultare chiaramente motivata;
  • essere gestita dai rappresentanti dei genitori.

Per attività autorizzate dal Consiglio di Interclasse, di classe o di intersezione e/o deliberate dal Consiglio d’Istituto (quali, ad esempio, viaggi di istruzione, visite guidate, attività di solidarietà) sarà incaricato il rappresentante di classe della raccolta delle quote, che saranno dallo stesso versate alla scuola tramite accre­dito sul Conto Corrente dell’Istituto, sentita la Direttrice dei   SGA.

Onde prevenire strumentalizzazioni, non rispondenti allo spirito solidaristico e alle finalità  educa­tive, le operazioni contabili andranno limitate ad uso esclusivo di rendiconto evitando forme pubblicitarie esteriori.

Art. 52 Sciopero e Assemblee  sindacali 

 In caso di sciopero o assemblee sindacali, proclamato dalle varie organizzazioni sindacali, dopo aver verificato la consi­stenza delle adesioni del personale, la scuola avvertirà  almeno 5 giorni prima, salvo ritardi da parte delle OO.SS. stesse,  le famiglie sulle reali possibilità di eroga­zione del servizio. Le disposizioni relative allo sciopero  sono regolamentate nella apposita contrat­tazione d’istituto relativa alle relazioni sindacali.

 Il Dirigente Scolastico, per le assemblee sindacali in cui è coinvolto il personale insegnante, sospende le attività didattiche delle sole classi in cui i docenti hanno dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie interessate, coinvolgendo il Comune per il servizio trasporto e mensa e disponendo gli eventuali adattamenti di orario per le sole ore coincidenti con quello dell’assemblea del personale, che presta regolare servizio.

Art. 53 Progetto accoglienza – continuità

Nella scuola dell’infanzia il progetto accoglienza copre le tre fasce di età con particolare riguardo ai bambini di tre anni per i quali è previsto un inserimento graduale nel mese di settembre secondo una specifica programmazione di plesso.

I futuri alunni di prima della scuola primaria saranno coinvolti nel progetto continuità elaborato dagli insegnanti di sezione in collaborazione con gli insegnanti di prima  tenuto conto delle proposte della Commissione Continuità e dei rispettivi Collegi dei Docenti.

Nell’ambito del progetto accoglienza per gli alunni di prima  possono essere previsti tempi flessibili per l’ingresso degli alunni nel mese di settembre con la diretta partecipazione dei genitori.

Per la continuità primaria-secondaria sono previsti specifici progetti a livello di plesso per gli alunni di classe quinta primaria e  prima secondaria da definirsi entro il mese di novembre.

 Art. 54 Cambio di indirizzo

Docenti, non docenti, genitori sono tenuti a comunicare tempestivamente in segreteria ogni cambio di indirizzo e numero telefonico, anche temporaneo.

Art. 55 Peso delle cartelle 

La scuola si deve impegnare in un’azione concertata con le famiglie in modo che gli alunni imparino ad organizzare la distribuzione equa dei testi e del materiale didattico nell’arco della settimana.
La famiglia deve vigilare perchè le cartelle non siano riempite di materiale che non serve per la giornata di scuola

 Art. 56 Consumo di alimenti nella scuola

Per evitare inconvenienti di natura igienica ed eventuali atti dolosi gli insegnanti devono vigilare affinché non sia consentita l’introduzione, nell’ambito scolastico, di alimenti e bevande che non rispettino le caratteristiche previste dalle disposizioni sanitarie vigenti.

Art. 57 Divieto di fumare 

E’ vietato fumare nei locali scolastici.
La Legge 16 gennaio 2003, n. 3, art. 5 e successive modificazioni e integrazioni, dispone che i trasgressori al divieto siano soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da  27,50 a € 275.
La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a 12 anni. La scuola ha l’obbligo di individuare i soggetti ai quali spetta vigilare per l’osservanza del divieto, che possono essere o il gestore del servizio o suo delegato

Art. 58 Tutela del patrimonio

Il ministero  con circ. n. 330 del 28/10/1981 ha impartito disposizioni per la difesa del patrimonio didattico nelle scuole, poiché sempre più spesso si registrano furti o atti vandalici.
Si richiama l’attenzione, pertanto, di tutti i docenti sulla necessità di esercitare un’accurata sorveglianza (in particolare dei docenti consegnatari) e sulla natura degli obblighi giuridici derivanti dall’affidamento dei beni

 Art. 59 Bacheche interne e/o esterne

 E’ prevista la possibilità di posare nei plessi scolastici bacheche interne o esterne, che potranno essere utilizzate per l’informazione dei genitori.
Il consiglio di Istituto approva i seguenti criteri per l’utilizzo delle bacheche:

  •  il rappresentante di classe o di sezione inoltrerà la richiesta al dirigente scolastico che provvederà a disporre la posa della stessa nella scuola interessata;
  • la bacheca sarà gestita esclusivamente dai rappresentanti di classe o di sezione che non la potranno usare per scopi contrari alla legge, all’ordine pubblico, al buon costume;
  • le comunicazioni ivi esposte non potranno contenere espressioni che possano integrare ipotesi di diffamazione
  • e’ vietata l’esposizione di materiale con finalità pubblicitarie o commerciali;
  • il Consiglio di istituto potrà revocare senza preavviso l’autorizzazione all’uso della bacheca, qualora lo ritenesse necessario.

Art. 60 Criteri generali  funzionamento della scuola ed attuazione diritto allo studio

Riconosciuto alla scuola il compito fondamentale di garantire ad ogni alunno l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione, il Consiglio di Istituto, sentite le proposte degli Organi Collegiali delle singole scuole, delibera il piano di diritto allo studio da inviare all’ Amministrazione Comunale com­petente secondo il seguente ordine di priorità:

Integrazione degli alunni portatori di handica

  1. assistenza per i bisogni primari degli alunni con insufficiente autonomia motoria e  relazionale;
  2. fornitura di attrezzature riabilitative di arredi , di attrezzature e di materiale didattico specifico;
  3.  iniziative di animazione e di promozione formativa.

Attività di sostegno alla programmazione educativo-didattica

  1.  interventi suppletivi agli alunni in situazioni particolarmente disagiate,
  2.  interventi per gli alunni in situazione di disagio e di difficoltà di apprendimento e per gli  alunni stranieri ;
  3. acquisto di materiale di facile consumo , sussidi  e attrezzature per la realizzazione delle attività didat­tiche programmate;
  4. contributi per visite guidate e per i viaggi di istruzione
  5. sostegno per la realizzazione di progetti di ampliamento dell’Offerta formativa.

Attività extrascolastiche.

La scuola collabora nella fase di programmazione ed informazione alle famiglie per il buon esito di iniziative extrascolastiche educative, culturali, artistico-sportive, organizzate e gestite dall’ Ammi­nistrazione Comunale tramite personale qualificato od associazioni specifiche.

Art. 61 Criteri per la stipula di contratti a prestazione d’opera con esperti esterni alla pubblica amministrazione per particolari attività di insegnamento

  • competenze professionali attinenti al progetto che si intende attivare;
  • titoli specifici;
  • curriculum vitae;
  • precedenti esperienze nello stesso campo/progetto;
  • continuità della prestazione, effettuata su progetto attivato nello stesso ordine di scuola in anni precedenti;
  • pagamenti del personale in linea alla tariffa lorda orariaper le ore eccedenti fino ad un massimo corrispondente alla quota oraria lorda prevista per le ore di insegnamento del CCNL, tutto ciò riferito ad attività continuativa di didattica;
  • utilizzo di esperti qualificati : quota massima Euro 100,00 lordi.

 




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